mercoledì 18 gennaio 2017

Step25 Sintesi finale

Siamo giunti alla fine del nostro viaggio attraverso il verde Veronese, ho cominciato definendolo nello Step01 e traducendolo in differenti lingue nello Step02. Nello Step03 l'ho identificato tramite codici e scale. Mi sono addentrata nella mitologia e nella letteratura con lo Step04, tra detti e credenze popolari nello Step08; scoperto canzoni e autori che hanno un legame con questo colore nello Step05. Ho analizzato con occhio scientifico i colori ed in particolare il verde parlando di green economy attraverso lo Step06. Mi sono addentrata, nello Step07, nel mondo del cinema cercando le palette contenenti il nostro colore, che caratterizzassero i film e le sensazioni che volevano esprimere.
Con lo Step09 ho creato un abecedario con le parole che con la mente e l'immaginazione mi portassero direttamente all'immagine del mio colore. Ho ricercato l'importanza del colore nei loghi commerciali con lo Step10, ed ho trovato la presenza del nostro verde Veronese in alcuni scritti artistici nello Step11. Spero di avervi incuriositi ed avervi insegnato qualcosa di nuovo con lo Step12, nel quale abbiamo visto l'importanza dei colori di frutta e verdura per una dieta equilibrata e ricca di nutrienti.
Nello Step13 ho parlato dei personaggi dei fumetti che hanno fatto la storia e una domanda mi sorge spontanea: chissà se fossero stati di un altro colore, avrebbero avuto lo stesso successo? Si scherza ovviamente!
Sono tornata a parlavi di scienza, di chimica per l'esattezza nello Step14, scoprendo a cosa deve la sua componente verde il nostro colore. Vi ho fatto fare un balzo nel passato con lo Step15, attraverso le pubblicità vintage, per la gioia dei nostalgici!
Abbiamo scoperto, sì perché nemmeno io lo sapevo, l'esistenza di oggetti di design così divertenti, ma soprattutto utili, grazie allo Step16.
Il verde Veronese in un brevetto? Anche questa è stata una scoperta, oltretutto sono molto fiera che il nostro colore faccia parte dello spettro di colori che possono aiutare a rendere la vita migliore a chi ha perso un arto o ne è addirittura nato privo, tutto ciò nello Step17.
Ovviamente non poteva mancare lo Step18 nel quale possiamo ammirare la presenza del nostro amato colore nelle pitture di Paolo Veronese, il creatore. Ed è proprio dell'inventore che si parla nello Step21, vero protagonista del verde Veronese.
"Stilista per uno step" (sembra il nome di uno di quei nuovi reality che danno in Tv), nello Step20 vi ho presentato il saree, ovviamente della tonalità del colore che più ci piace!
Ho voluto simpaticamente raccontare il verde Veronese attraverso una vignetta nello Step19, e con lo Step24 l'ho trasformato in un "alber-nuvola" per descriverlo con gli aggettivi che più lo rappresentano.
Mi sono spinta in una riflessione un po' personale, aiutandomi con il color verde, sulla mia idea di "pensiero selvaggio" nello Step23.
E con lo Step22 abbiamo fatto un piccolo viaggio nell'architettura a noi vicina e lontana, ma che merita di essere ammirata.

Step22 Architettura

Spesso l'architettura si serve dei colori per esprimersi.
Il verde, essendo il colore simbolo dell'ecologico, è molto usato in progetti per la sostenibilità ambientale.

L'architetto Stefano Boeri ha voluto realizzare "una casa per gli alberi abitata dagli uomini".
Così, a Milano, è nato il Bosco Verticale, un complesso di due palazzi che ospitano più di duemila piante, tra arbusti e alberi, distribuite uniformemente su tutte le facciate.

Il progetto promuove la biodiversità animale e vegetale e la riforestazione urbana, a discapito del grigiore cittadino. Per questo lo Studio Boeri ha usato il verde della natura... per la natura.
il Bosco Verticale, via Wikipedia

Ed ora parliamo dell'edificio che non c'è!
Il centro botanico di Cairns, in Australia, è rivestito di pannelli riflettenti, che rendono la struttura praticamente invisibile. Il giardino è ricco di alberi e piante, così la costruzione si mimetizza letteralmente nella vegetazione.
Come affermano gli architetti che lo hanno progettata il palazzo si ispira alla tecnica mimetica dei Predator, nell'omonimo film del 1987.

Centro botanico Cairns
via Architettura Ecosostenibile

Ed ora un grande classico. Inaugurata nel 1886, la Statua della libertà è stata progettata per elevarsi imponente sul panorama statunitense, eppure nessuno immaginava che un giorno avrebbe cambiato colore! Infatti, se ai primi del novecento si presentava di color bronzo, oggi si presenta di color verde acqua.

Statua della libertà
via Travel Europe

Step23 Il pensiero selvaggio

""Pensiero selvaggio" è l'ossimoro, soltanto apparente, creato da Lévi-Strauss per indicare il vincolo che unisce la "società occidentale" alle popolazioni a lei più remote: è ciò che permette a un indiano americano di ritrovare una pista da indizi infinitesimali, a un nativo australiano di identificare le impronte su un sentiero, a un automobilista di muoversi con disinvoltura nel traffico metropolitano. Alla ricerca di universali capaci di accomunare ogni uomo in un'unica disposizione cognitiva, Lévi-Strauss individua una struttura, profonda e razionale, grazie alla quale tutte le società elaborano i propri miti e credenze, realizzano il radicamento territoriale e l'organizzazione sociale dei propri componenti, e sviluppano strumenti pratici e complesse tassonomie. La loro necessità, prettamente umana, è di trarre un ordine dal fluire indistinto del reale."
Tratto dalla descrizione del libro C. Lèvi-Strauss, ediz. Il Saggiatore, Milano 1958, del 2015.

Proprio da questo saggio ne deriva una riflessione personale.
L'uomo è un animale, a parer mio non molto differente da quel che può essere un pesce, soprattutto nei nostri primi anni di vita. Prima ancora di agire logicamente, veniamo presi dall'istinto. Cosa fa un bambino quando gli viene presentato davanti quel che sembra un cioccolatino? Lo afferrerà, lo metterà in bocca, perchè per lui, quell'oggetto color marrone è cioccolato. Mentre se gli si presenta un broccolo bollito davanti? Bhè sarà ovviamente diffidente, non lo vorrà perchè cataloga il verde come qualcosa di non così appetibile e saporito come il marrone del cioccolato. 
Fin da piccoli facciamo distinzioni di gusti dii colori: Il verde sono le verdure, quelle cose brutte e cattive che ci convinciamo avere un saporaccio terribile, mentre altri colori per esperienza ci riportano col pensiero a cibi gustosi. 
Io stessa ho una catalogazione fissa nella mia mente, conoscete tutti le m&m's? Bene, per me, in quei cioccolatini identici, ma di colori diversi hanno un gusto differente quelle verdi, ma non sono l'unica. C'è chi mangia solo quelle marroni perchè pensano siano senza i coloranti, quindi più salutari. Insomma, questo è un pensiero selvaggio per me, un attaccamento ad una logica primitiva. 

lunedì 16 gennaio 2017

Step21 Il protagonista

 Via Wikipedia
In questo viaggio attraverso il verde Veronese va dedicato al suo inventore, del quale già nello Step1 era stato accennato qualcosa. Paolo Caliari, conosciuto come Paolo Veronese, nacque a Verona nel 1528 dove iniziò la sua formazione  muovendosi tra Mantova e Treviso, anche alla corte dei Gonzaga
Si trasferì in seguito a Venezia, dove prese il nome di "Veronese" e visse sino alla morte, avvenuta il 19 aprile del 1588.
L'arte del Veronese è caratterizzata da opere dai colori ricchi, luminosi e profondi. Molto famose sono "Le cene", dipinte tra il '556 e il '573 per i cenacoli dei conventi.
Ho mostrato alcune opere nello Step18.
Per sapere di più sulla vita e le opere di Paolo Veronese vi lascio il link che rimanda all'Enciclopedia Treccani: www.treccani.it/enciclopedia/paolo-veronese/

lunedì 9 gennaio 2017

Step20 Nella moda

In tema di moda vorrei proporre qualcosa di differente rispetto al solito tubino o smoking, in questo Step voglio parlarvi del Saree, esso è un abito tradizionale indiano, credo che almeno una volta nella vita ognuno di noi ha potuto notare questo vestito, eppure non tutti sanno che esso è uno dei pochissimi indumenti tradizionali ad essere stato tramandato sino ad oggi; infatti, le origini del Saree risalgono al 100 a.C..
Come viene indossato? La modella indossa una camicetta corta chiamata choli ed una sottogonna, a questo punto una striscia di stoffa larga circa mezzo metro e di lunghezza, che può variare a seconda dell'utilizzo, tra i quattro e nove metri viene solitamente fatta passare sopra una spalla e avvolge la vita. Le decorazioni della stoffa sono legate alla religione di appartenenza.
Insomma, indossare un Saree è come indossare un pezzo di storia.

Vi mostro un bellissimo Saree in una nuance verde, che si avvicina moltissimo al nostro verde Veronese.
Di Limeroad.com

Questo tessuto in particolare è cotone, ma come abito può anche essere in seta o raso, ed è impreziosito con un filo color oro che orla l'abito e lo decora.