lunedì 31 ottobre 2016

Step07 Ciak colore!

I colori nel cinema costituiscono un aspetto fondamentale. Attraverso di essi, infatti, si può attirare l'attenzione su determinati particolari e coinvolgere emotivamente lo spettatore!

Ogni colore, nella psicologia, induce determinate sensazioni. Il colore verde simboleggia la perseveranza e la conoscenza superiore, emana senso di equilibrio e armonia, infonde senso di giustizia e grandezza d’animo, oltre a conferire tenacia e perseveranza nel seguire i propri progetti. Di contro, il verde crea una sorta di resistenza ai cambiamenti.
Risultato della combinazione dei colori blu e giallo, il verde rappresenta anche la tensione, conseguenza del senso di quiete emanato dal blu e dell’energia infusa dal giallo.

Emblematica è la scena dell'interrogatorio di Matrix, che si svolge in un'ambientazione di colore verde, che rappresenta l'autorità degli "agenti" che vogliono imporre con la forza la supremazia delle macchine.

Di fondamentale importanza nel cinema, come in qualsiasi altro contesto grafico, è la scelta dei colori che compongono la palette, ossia quel set cromatico utilizzato per caratterizzare il prodotto, nel nostro caso la scena di un film.
Nel film 300, ad esempio, è facile notare come tutte le scene siano caratterizzate dal nero, dal giallo e dal rosso, che trasmettono grinta, rabbia, tenacia, coraggio, energia, amore per la propria terra.
Un altro uso emblematico delle palette è stato fatto nel film Fight Club, di cui la prima parte del film, che rappresenta il sogno (in cui il protagonista non sa di essere Tyler Durden), si svolge in un'ambientazione gialla, mentre la seconda parte, che rappresenta il ritorno alla realtà, si svolge in un'ambientazione blu.

Il colore verde è tipico dei film che si svolgono nella natura, in quanto caratteristico di foreste, boschi, montagne e prati. Il nostro veronese presenta una connotazione azzurrognola, il che lo rende l'ideale per rappresentare ambienti freddi e pregni di drammaticità.
Il regista Nicolas Winding Refn è solito usare questa gradazione nei suoi lavori, come si può vedere da questi screenshot, tratti rispettivamente da Charles Bronson e Valhalla Rising:

Fotogramma da Charles Bronson

Fotogramma da Valhalla Rising

Un altro aspetto interessante del veronese è l'utilizzo che se ne fa tipico degli anime giapponesi, in cui i paesaggi naturali partono dal verde, per sbiadire fino al blu, per stimolare la percezione della profondità, caratteristica della pittura di Leonardo Da Vinci. Possiamo notare questo effetto in questo screenshot de La collina dei papaveri.


Un connubio perfetto tra questi due utilizzi del verde veronese è presente anche in Quando c'era Marnie:
via movies in color


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